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07/02/2017

Dopo di Noi

Avv. Riccarda Greco

Pavia, lì 4 febbraio 2017

Oggi, presso il Collegio Santa Caterina, si è tenuto un interessante convegno sulla Legge 112 del 24.06.2016,       http://www.studiolegalegnv.it/files/rassegna/25/20170206-223304.pdf  contenente “Disposizioni in materia di assistenza in favore di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, con la quale è stata inserita nel sistema giuridico italiano una forma nuova di protezione e promozione delle persone con disabilità.

Emanato il primo decreto attuativo, finalmente è possibile oggi parlare di una legge che ammette l’elaborazione di “progetto di vita” per le persone con disabilità, di modo che vi sia un “durante” idoneo a rispondere in modo personalistico e soddisfacente alle diverse personalità e non solo alle diverse necessità fisiche ed intellettive.

Questa Legge è davvero “nuova fonte” della speranza di poter vedere attuate delle risposte concrete alle necessità di rendere meno istituzionalizzata e più corrispondente ad una vita vera, indipendente ed autonoma, quella appartenente a tutte le persone con disabilità ed alle loro famiglie.

La realtà attuale ci mostra situazioni supportate totalmente dalla famiglia di origine che, utilizzando gli strumenti già presenti sul territorio e non indirizzati e finalizzati al sostegno e cura della persone con disabilità, cerca di fare quello che può per garantire al suo ragazzo una vita degna di essere proseguita.

Ma né gli Ospizi né gli Istituti residenziali, in qualsiasi modo siano nella realtà nominati, possono essere considerati davvero “giuste risposte” alle esigenze del mondo dei disabili, soprattutto perché queste si occupano di collocare le persone con disabilità in un ambiente già esistente e regolarizzato, considerando l’utente come un destinatario passivo cui somministrare schemi di vita quotidiana già presenti e collaudati.

Esse non si preoccupano di realizzare modelli di vita domestica ad hoc, capaci di soddisfare pienamente le molteplici esigenze della persona con disabilità.

La Legge n.112/2016 garantisce alla persona con disabilità ed alla sua famiglia la possibilità di scegliere dove, come, con chi ed in che modo progettare la vita futura o anche quella attuale, con il massimo di qualità possibile, in aderenza al modello di vita famigliare che il ragazzo si immagina per se stesso nel presente e nel suo futuro.

I principi di riferimento sono infatti gli artt. 2, 3, 30, 32 e 38 della Costituzione, nonché gli artt. 3 e 19 della Convenzione dell’Onu sui diritti delle persona con disabilità (https://www.unric.org/html/italian/pdf/Convenzione-disabili-ONU.pdf).

Questa Legge poi prevede una serie di agevolazioni fiscali che la famiglia potrà utilizzare nell’immediato per reperire risorse economiche con le quali finanziare il “dopo di noi”, affinché questo progetto possa diventare un “esistenti noi”.

Infatti è stato previsto che Regioni, Enti Locali, Enti del terzo settore nonché altri soggetti di diritto privato cd. storici si debbano attivare con programmi per favorire e supportare la domiciliarità in abitazioni che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare; oppure che potranno creare situazione temporanee di vita domestica extrafamiliare in attesa della risoluzione di episodi di crisi; ancora inventare famiglie allargate per ospitare persone con disabilità grave. Il tutto cercando sempre di far aumentare la capacità dei singoli e la loro attitudine alla familiarità.

La Legge istituisce un Fondo nazionale per il sostegno delle misure che la stessa prevede, e che sia integrativo e non sostitutivo di quelli già esistenti. Al tempo stesso fornisce alcune agevolazioni di tipo fiscale e tributario, con particolare riferimento ai già noti istituti del trust, delle polizze assicurative, dei vincoli ex art. 2645 ter cod. civ. e dei fondi speciali per accordo fiduciario con le Onlus.

Sicuramente le scelte che il Legislatore ha fatto si devono accordare ed armonizzare con le varie realtà quotidiane delle famiglie e dei ragazzi con disabilità, affinché venga davvero costruito per ciascuno di loro un futuro a loro misura, immagine e somiglianza.

Grande sostegno ed ausilio è da sempre fornito dalle Onlus, dalle Cooperative sociali, dalle Associazioni nazionali, di cui l’Anffas è storicamente l’esempio più importante, valido ed efficace.

In questa nuova fase però, anche l’avvocato potrà sicuramente discutere con i genitori di cosa scegliere tra le varie alternative possibili perché non siano sperperati i risparmi e gli investimenti, optando per la maggior “quantità” di risparmio e beneficio economico, ma solo la Famiglia potrà capire quale sarà il miglior “presente” possibile per poter far affrontare al proprio ragazzo un futuro di maggiore “qualità”.

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